Sarteano: il mio luogo segreto in Toscana

San Martino vince la Giostra del 15 agosto

16 agosto 2013
Guido Gentili con quattro stoccate domina gli avversari
San Martino vince la Giostra del 15 agosto
Guido Gentili, della contrada di San Martino, infilando quattro anelli di fila ha dominato la Giostra del Saracino di Sarteano. Sotto il sole di ferragosto, di fronte a un grande pubblico, ha messo un'importante ipoteca sulla vittoria già al primo turno di stoccate: è stato l'unico a infilare l'anello di sei centimetri di diametro, posto sopra lo scudo del buratto. Poi, per tre volte di fila, San Martino, San Lorenzo e Santissima Trinità non hanno più sbagliato. All'ultimo giro di stoccate, dei cinque previsti, colpo di scena: Gentili ha fallito il punto che sembrava decisivo, dando alle contrade inseguitrici l'opportunità di rientrare in corsa, centrando l'anello. Ma tutti hanno commesso errori, tranne Sant'Andrea, ormai fuorigioco. Risultato finale: quattro anelli per San Martino, tre a testa per San Lorenzo e Santissima Trinità, uno per Sant'Andrea, zero per San Bartolomeo.
Cosi si dimostra l'imprevedibilità della Giostra, che lo scorso luglio ha
richiesto, per aggiudicare la vittoria, una serie infinita di spareggi:
diciassette stoccate in totale. In quell'occasione, Tony Bartoli non
sbagliò mai, stavolta ha commesso due errori su cinque tentativi. Eppure
aveva vinto tre giostre consecutive, facendo sempre centro. Da qui il
fascino di una gara che ogni volta fa storia a sé, e che entusiasma per i
possibili cambiamenti di fronte: lo dimostra l'enorme afflusso in piazza
Bargagli, con migliaia di persone che hanno assistito alla gara e al
bellissimo corteo storico, nonostante la diretta di una tv locale.
La classe di Bartoli, dunque, non è bastata a confermare una supremazia che
molti davano per scontata: fatale, per lui come per gli altri, il primo
errore. La sua è stata comunque una sconfitta onorevole, da campione. E
ancor di più lo è stata quella di Giacomo Perugini di Santissima Trinità,
grande promessa della Giostra. È giovanissimo (18 anni), e a vederlo sul
cavallo sembra quasi un bambino, ma con una maturità inversamente
proporzionale ai suoi anni.
Per San Martino, Gentili ha rappresentato una scommessa vinta. Ma il suo
nome, evidentemente, era scritto nel destino. Suo padre Luciano, ieri in
lacrime di gioia, è stato giostratore e capitano di San Martino. E poi il
caso ha voluto che un altro Guido Gentili stesse sugli spalti a vedere la
Giostra, per la prima volta: si tratta di un prestigioso giornalista, già
direttore e attuale editorialista del Sole 24 Ore, accompagnato dalla
moglie e collega Maria Antonietta Calabrò, inviato speciale del Corriere
della Sera. A questo punto scaramanzia vuole, per San Martino, che il
Gentili giornalista non possa più mancare sugli spalti, come portafortuna
del suo omonimo giostratore.*
Il sindaco Francesco Landi – anche lui uno dei circa duecento figuranti,
nel ruolo di capitano del popolo – è giustamente soddisfatto: la Giostra,
ancora una volta, ha rappresentato uno spettacolo affascinante ma corretto.
Ormai attrae i cittadini tedeschi delle città gemellate di Gundelsheim e
Bagnolo San Vito, oltre a tanti turisti e ospiti illustri. E la comunità
sarteanese continua a esprimere un crescente entusiasmo, la voglia di stare
insieme, confermando la giusta intuizione del progetto SarteanoLiving.
La serata ferragostana è scorsa con il giro festante dei vincitori con
bandiere e tamburi, subito dopo la consegna dell'anello e di una scultura
al giostratore vittorioso e del panno dipinto da Simone Ginanneschi alla
contrada di San Martino, oltre ai premi per il miglior corteggio (andato a
San Martino) e quello per i migliori sbandieratori e tamburini (alla
contrada della Santissima Trinità). I festeggiamenti, e la consegna di
premi, sono proseguiti persino alla locale festa del Pd. Questa Giostra ha
onorato la lunga storia di Sarteano.