Sarteano: il mio luogo segreto in Toscana

l'eremita conteso

Un miracolo ha portato il suo corpo a Castiglioncello
l'eremita conteso

Fra Bonaventura da Chieti, qui nato nel 1557, morì eremita in una grotta nei pressi di Castiglioncello il 7 maggio 1627. Si chiamava Orazio di Antonio de' Venere, della nobile famiglia Valignani, visse e morì in odore di santità. La leggenda narra che alla sua morte nacquero delle diatribe tra i sarteanesi e i castiglioncellesi, in quanto entrambi volevano l'onore di seppellire il corpo di fra Bonaventura nel proprio comune. Venne ideato, allora, questo espediente: il luogo di sepoltura lo avrebbero scelto due giovenchi non domati i quali, aggiogati a un carro, avrebbero trasportato la salma. I due giovenchi presero la strada verso Castiglioncello e, miracolosamente, si fermarono solo davanti alla chiesa di Sant'Andrea, dove fra Bonaventura venne sepolto.