Sarteano: il mio luogo segreto in Toscana

La Tratta è in Castello!

11 agosto 2014
Lunedì 11, l'estrazione dei bossoli che determina l'ordine di partenza delle contrade e la presentazione del drappellone
La Tratta è in Castello!

Si terrà per la prima volta ed in via del tutto eccezionale in Castello la Tratta dei Bossoli 2014. La Tratta è il primo atto vero e sentito della Giostra del Saracino, è l' estrazione a sorte dell'ordine di partenza delle Contrade per l'attesissima Giostra del 15 di agosto e sarà preceduta dal Corteo Storico per le vie della cittadina. A seguire sarà la volta dell'altrettanto attesa presentazione del Palio dipinto dall'artista senese Marta Perugini. Per il finale è prevista l'esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici della Giostra del Saracino e lo spettacolo di luci e suoni "Le chiavi del tempo" messo a punto dalla Compagnia del "Drago Nero".

L'Attesa per la presentazione al pubblico e ai contradaioli del drappellone è, come ogni anno, altissima.
L'artista è Marta Perugini, senese, pittrice di icone da oltre 15 anni, con grande esperienza della realizzazione di drappelloni destinati a rievocazioni storiche. L'iconografia del Palio, che sarà svelato nella serata, ruota attorno al rapporto fra sacro e profano e si annuncia di pregevole fattura.
Ecco qui alcune notizie sull'autrice e anche le prime anticipazioni sull'eleborato!

Ti presento l'autrice del Palio, Marta Perugini
Sono nata e cresciuta a Siena, dove ho studiato, lavorato e dove tuttora vivo; ho due figli e quattro nipoti, ormai grandi. Fin da bambina ho nutrito una grande passione, ereditata dal babbo, per il disegno e la pittura e per ogni altra forma di creatività. Il mio oggi è caratterizzato dalla mia attività di pittrice di icone, con le quali mi sono incontrata circa quindici anni fa. E' stato un incontro del tutto casuale e non cercato, dovuto alla mia propensione ad accogliere ciò che di nuovo e di bello la vita mi propone, assecondando la mia curiosità e il mio desiderio di conoscenza in un campo, quello dell'arte medievale, da me prediletto. Dopo un inizio un po' deludente, l'incontro con un Maestro Iconografo di alto livello, quale Giovanni Mezzalira, ha fatto scattare in me la passione verso l'iconografia e così, per cinque anni, ho frequentato i suoi corsi a Brescia e a Milano. Con lui, oltre ad apprendere le antiche tecniche pittoriche realizzate usando affascinanti materiali quali i pigmenti naturali, le pietre, le terre impastate con l'uovo e il vino bianco, ho imparato a cogliere la bellezza segreta delle icone e il loro profondo linguaggio simbolico, mentre pian piano andavo scoprendo che potevo anch'io partecipare a produrre "bellezza". Poi,sotto la guida di un docente del prestigioso Opificio delle Pietre Dure di Firenze,ho appreso la realizzazione dei fondi oro, bruniti e punzonati.

Realizzare icone è per me non solo un'attività o un interesse, ma uno spazio esistenziale in cui trovare il respiro del raccoglimento in me stessa e della riflessione, e insieme un continuo studio e approfondimento di un mondo in cui il senso del sacro è ancora fortemente sentito e coltivato.                                                                                                                                              Le mie icone sono state esposte in molte mostre, personali e collettive, e si trovano in collezioni pubbliche e private, anche all'estero (Dublino).

Ho svolto attività didattica teorica e pratica a Siena,La Spezia, Rapolano Terme, Cuneo, Vicoforte.

Mi è stato inoltre affidata dal Comune di Casteldelpiano la pittura del Drappellone del Palio 2012 e dal Comune di Piancastagnaio quella del Palio 2013, entrambi da me realizzati con criteri iconografici.

Il Palio 2014
Tecnica di realizzazione: tempera all'uovo con pigmenti di origine naturale (pietre semipreziose macinate,terre e pigmenti di origine vegetale diluiti con emulsione di uovo e vino bianco) secondo le tecniche del XIV° secolo. Foglia d'oro applicata a missione.

Simbologia e spiegazione: nel dipinto ho raffigurato l'unione tra il sacro e il profano, unione che caratterizza le giostre e i tornei di carattere medievale: pertanto in alto a sinistra c'è la montagna (il monte Cetona che sovrasta Sarteano) dove sempre si realizza l'epifania del divino: infatti sulla sommità si trova San Rocco, con abiti di un pellegrino quattrocentesco, affiancato dall'Angelo, che nella tradizione gli indicava gli ammalati di peste da guarire, mentre nel nostro caso mi è piaciuto pensare che gli indicava le Contrade da benedire. Ai piedi del Santo il cane che gli portava il pane. Alle sue spalle uno spicchio della volta celeste ad indicare la provenienza del gruppo. La scena è illuminata dal fondo in oro, cioè dalla luce divina.

In basso a destra ho raffigurato il Castello, luogo di potere terreno e simbolo quindi della parte profana della festa.

Al centro in diagonale le bandiere delle cinque contrade, che con le loro aste conficcate nel terreno e i drappi sventolanti nel cielo sono il trait d'union dei due aspetti della festa,quello sacro e quello profano.



 

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